
Se pensate che il minimalismo sia solo un affare da adulti vi sbagliate di grosso. I bambini possono benissimo partecipare al nostro stile di vita essenziale, imparando il valore delle cose e sviluppando la creatività, invece che essere costantemente sommersi di cose, neanche per volontà loro.
Sono tanti i modi per indicare ai nostri piccoli la strada verso il piacere del “poco“.
Una su tutte è quella di insegnare quelli che erano i nostri giochi di quando eravamo piccini: all’aperto, senza molti strumenti se non le nostre gambe e mani. Giochi come mosca cieca, nascondino, ce l’hai, un due tre stella! (sapevate che in realtà si dovrebbe dire “un…due…tre…stai la!” ?), ci facevano divertire come matti e non necessitavano d’altro che tanta voglia di muoversi. Ci sono poi i giochi con la palla, come palla prigioniera, che io adoravo, calcetto, pallavolo. Saltare la corda, corta o lunga. Campana, disegnando per terra lo schema… Com’era bello, a ripensarci..! Da bambina io amavo disegnare. Mi bastava avere un foglio, dei pennarelli, matite, pastelli, acquarelli… e io ero a posto per ore e ore. La pasta di sale! C’è stato anche quel periodo lì, ma ero un po più grandicella.
I passatempi che non richiedono acquisti dispendiosi sono tantissimi, basta ripensare a quello che facevamo noi, i nostri genitori, oppure chiedere ai nonni.
Ma non limitiamoci a questo. Se i pargoli non sono troppo piccoli, possiamo iniziare a insegnargli cosa significa avere la giusta quantità di cose, quando fanno i capricci per avere ancora e ancora.
Io non ho figli, ma sono sicura che all’ennesima lamentela, tirerei fuori tutti i giocattoli e gli mostrerei quanto già possiedono, spiegando che ci sono bambini che non hanno niente, nemmeno un piccolo giocattolo con cui divertirsi. Poi, mi metterei lì e inizierei con loro a fare una cernita, passando un gioco alla volta, chiedendo cosa vogliono tenere e cosa non li rende più felici, da regalare a qualcuno di meno fortunato.
Un altro settore da minimizzare coinvolgendo i bimbi è l’abbigliamento. Scegliere con loro cosa preferiscono, può essere un gioco divertente, sempre con lo stimolante scopo di regalare in seguito il superfluo a chi è in difficoltà. Insegnare ai nostri figli che quello che non serve a noi, può invece aiutare qualcun altro a stare meglio è una regola preziosa, da trasmettere il prima possibile durante la loro crescita.
Stesso discorso per il cibo: essendo una risorsa preziosa e limitata, va goduto con gratitudine e mai sprecato.
Chiaramente l’esempio deve sempre partire da noi: non possiamo aspettarci figli minimalisti, se a nostra volta navighiamo nella confusione. I bambini possono anche essere coinvolti nella manutenzione di casa, in modo semplice e limitato. E’ bello e importante insegnargli a riordinare le proprie cose, custodirle e prendersene cura, iniziando col riporre tutto al proprio posto dopo aver giocato o disegnato.
E’ fondamentale inculcare il concetto che non è l’abbondanza, ma il rispetto e l’amore per quello che ci è concesso, che rende felici e soddisfatti.
Questo secondo me è il segreto per crescere dei bambini responsabili e consapevoli, votati ad un futuro di minori sprechi e scelte sagge.